La sala del Piccolo Studio presso l’abbazia di Sant’Andrea, ancora una volta colma di un attento pubblico, ha ospitato la conferenza organizzata dall’Associazione Amici dei Musei di Vercelli a cura del dott. Fabio Pistan, archeologo professionista.
Fin dalle prime battute, si è compreso che il lavoro di ricerca archeologica non è più finalizzata a scovare un “tesoro“, cioè un manufatto che per il suo valore artistico, storico o dovuto al materiale che lo compone possa essere un “pezzo da museo” che consacra lo scopritore nei libri di storia.
Questo dell’archeologo esploratore è un pensiero ancora radicato nella cultura popolare – complice anche una certa cinematografia alla “Indiana Jones” – che era in voga dalla fine ottocento fino a metà del novecento, ma da alcuni decenni è diventato più un lavoro da “certosini” svolto da equipe di studiosi e tecnici, diverse figure professionali coordinate tra loro.
Il dott. Fabio Pistan ha illustrato, supportato da un’ottima sequenza di diapositive, come si “legge” un terreno soggetto ad analisi archeologica: una sorta di libro le cui pagine sono i vari strati di reperti che affiorano man mano che si scava in profondità.
La competenza e la professionalità del l’oratore, unitamente al piacere della conoscenza di scoprire quanto esiste nel sottosuolo vercellese, ha catturato l’attenzione dei presenti per tutta la durata della conferenza.
È stato interessante apprendere tra l’altro che non solo la stratigrafia del sottosuolo restituisce importanti informazioni sul passato, anche studiando il soprassuolo si possono trovare chiavi di lettura del passato altrettanto stimolanti.
Quindi non solo scavi archeologici che potremmo definire classici, ma anche lo studio di quello che si può esaminare durante i lavori di manutenzione di fognature cittadine, fondazioni di nuove costruzioni, ristrutturazioni di edifici e così via aprono la possibilità di comprendere il nostro passato e ricostruire la vita di chi ci ha preceduto.
Convinti che non è possibile per l’uomo costruire un futuro se non studia e conserva il proprio passato, non ci resta che ringraziare il dott. Fabio Pistan per quanto presentato durante la conferenza e augurarci un ulteriore appuntamento su questi argomenti.