Venerdi 7 aprile 2017, per conto dell’Associazione Amici dei Musei di Vercelli, il dott. Flavio Quaranta, in occasione del 350° anniversario della morte di Francesco Borromini, ha intrattenuto il numeroso e attento pubblico con una conferenza sull’arte di questo famoso e importante architetto, forse meno evidenziato rispetto ad altri della sua epoca.
Tramite il supporto di immagini, il dotto. Flavio Quaranta ha illustrato l’opera del Borromini parlando sempre “a braccio”, con continui riferimenti a località, personaggi e vicende storiche coeve dimostrando sia competenza sia passione sull’argomento, riuscendo fin dalle prima battute a catalizzare l’attenzione dei presenti.
Il lavoro del Borromini ha segnato tutta un’epoca, un periodo storico/artistico chiamato Barocco e che insieme al Rinascimento probabilmente ha raggiunto le vette più alte delle arti di tutti i tempi, oltre che a lasciare un patrimonio immenso in Italia.
Con il susseguirsi delle parole del dott. Flavio Quaranta, abbiamo appreso che l’architetto barocco in generale, poichè aveva concettualmente separato la struttura dalla decorazione, finì per modificare l’aspetto delle città, la struttura, molto di più di quanto avessero fatto gli architetti precedenti. Infatti in questo periodo si provvide a un sostanziale “rinnovo urbano”, che interessò facciate di palazzi o interni di chiese, che assunsero un aspetto decisamente barocco.
La nuova architettura instaurava un rapporto nuovo tra edifici e spazi urbani, e gli ambiti cittadini erano considerati alla stregua di spazi teatrali e i prospetti degli edifici fungevano da quinte scenografiche, spazi urbani che non si compongono solo di edifici ma anche di fontane, scalinate, monumenti e altro: un arredamento urbano creato da artisti e architetti/ingegneri di grande inventiva e capacità.
Gli applausi al termine della serata non si sono risparmiati, ripetendo il successo della conferenza del dott. Flavio Quaranta dedicata a Domenico Ghirlandaio tenuta l’anno scorso sempre a cura dell’Associazione Amici dei Musei di Vercelli.
Un ennesimo e ben meritato “grazie, a presto” al dott. Flavio Quaranta da tutta l’Associazione Amici dei Musei di Vercelli.